sabato 10 marzo 2012

La casa natale di Enzo Ferrari diviene museo

Siete alla ricerca di un'idea originale per trascorrere un weekend lontano dallo stress quotidiano? Vi suggeriamo, allora, di visitare il Museo dedicato ad Enzo Ferrari, che sarà inaugurato proprio oggi a Modena, nella casa natale del Drake.

Contenitore culturale di grande rilevanza per il nostro Paese, il museo racconterà non solo la storia della Ferrari e dell'uomo che l'ha resa amata in tutto il mondo, ma anche della vocazione motoristica dell'intera Emilia Romagna, denominata per questa ragione Motor Valley.
Protagoniste indiscusse del racconto museale saranno le prestigiose auto Ferrari, presentate come opere d'arte, circondate da luminose vetrine dalle linee curve e poste su di un piedistallo. Ma accanto a queste, le vetture di altri importanti marchi contribuiranno a ricostruire l'identità della Motor Valley, marchio nato proprio con l'intento di promuovere un patrimonio motoristico che vanta ben 188 team sportivi, 13 collezioni private, 13 musei e 4 autodromi.
Accanto al tipico rosso-Ferrari, indiscutibile segno di riconoscimento della casa automobilistica italiana, simbolo dell'intera iniziativa sarà il colore giallo, il medesimo che fa da sfondo al cavallino rampante nero nello scudetto Ferrari e voluto dallo stesso Enzo Ferrari perché è il colore simbolo della città di Modena. Il giallo, infatti, è stato scelto per la copertura in pannelli di alluminio che avvolge il museo per poi estendersi all'intera cittadina modenese: di giallo si coloreranno gli striscioni sotto i portici, le bandiere alle finestre dei palazzi o esposte nei negozi, così come le luci proiettate sul Palazzo Ducale o sul Duomo.
Ad arricchire l'iniziativa, inoltre, si susseguiranno delle mostre temporanee che si affiancheranno all'esposizione permanente, garantendo così un connubio inscindibile tra l'automobilismo e l'arte, la cultura, la musica, la storia e la tradizione. Perché, come diceva sempre il geniale Cavaliere, "se lo puoi sognare, lo puoi fare".

Nessun commento:

Posta un commento